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dal sito psiconline.it

PSICOTERAPIA PSICODINAMICA FUNZIONA: CONFERME E DATI

LA PRESTIGIOSA RIVISTA “THE AMERICAN JOURNAL OF PSYCHIATRY” HA PUBBLICATO NUOVI DATI META-ANALITICI CHE CONFERMANO COME L’EFFICACIA DELLA PSICOTERAPIA PSICODINAMICA SIA PARI A QUELLA DI ALTRI TRATTAMENTI PSICOTERAPEUTICI EMPIRICAMENTE VALIDATI.

Psicoterapia Psicodinamica funzionaPer la prima volta l’equivalenza della terapia psicodinamica ai trattamenti stabiliti in termini di efficacia è stata formalmente testata”.

La psicoterapia psicodinamica proviene da approcci psicoanalitici tradizionali, la cui base è stata stabilita da Sigmund Freud.

L’approccio moderno è incentrato sulla promozione di una relazione supportiva tra cliente e terapeuta, focalizzata sull’espressione delle emozioni, sull’identificazione dei modelli e tematiche del cliente, sulla discussione delle esperienze passate, sull’esame delle fantasie e sogni e sulla concentrazione inerente le questioni interpersonali.

Mentre le linee guida sulla pratica riguardano la terapia cognitivo-comportamentale e altre forme di terapia come supportate empiricamente verso il trattamento dei sintomi della salute mentale, i dati sull’efficacia della terapia psicodinamica sono stati mescolati.

Tuttavia, l’approccio rimane popolare tra una grande percentuale di terapeuti che sostengono la psicoterapia psicodinamica come loro principale orientamento.

Le prove suggeriscono che la fedeltà dei ricercatori (allegiance) ed i conflitti di interesse nell’ambito della ricerca in psicoterapia possono avere un impatto pronunciato sulle linee guida della pratica ed i report prodotti.

Gli autori di questo studio hanno cercato di controllare i pregiudizi riunendo un gruppo di ricercatori che rappresentano sia gli approcci cognitivi-comportamentale che quelli psicodinamici.

Oltre a questo, Steinert ed un team di ricercatori hanno valutato ogni studio per i cosiddetti conflitti di fedeltà (Allegiance) usando una scala sviluppata da Munder, un co-autore dello studio.

Si parla di “effetto Allegiance” quando gli scienziati che credono nel proprio metodo di psicoterapia, grazie alla fedeltà al proprio modello ed alle loro convinzioni ottengono in uno studio un risultato adatto al loro concetto.

Dato il numero di professionisti nel campo che si allineano con gli approcci psicodinamici, l’esame dell’efficacia della psicoterapia psicodinamica è “di grande rilevanza per i pazienti, i terapeuti ed il sistema sanitario in generale”, sottolineano gli autori.

In questa meta-analisi, sono stati esaminati 23 studi randomizzati che coprono un campione di circa 2.751 partecipanti.

Ventuno di questi studi presentavano il confronto tra la terapia psicodinamica ed il trattamento cognitivo-comportamentale.

I restanti 2 studi hanno confrontato la terapia psicodinamica con farmaci antidepressivi, più nello specifico inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRI), come trattamento per la depressione.

I partecipanti a questi studi erano adulti che presentavano sintomi coerenti con la diagnosi del DSM o ICD-10, come depressione, ansia, disturbi alimentari, disturbi della personalità, dipendenza da sostanze e disturbo da stress post-traumatico.

I risultati consolidati di questi studi, accuratamente selezionati, hanno rilevato che la psicoterapia psicodinamica è equivalente ai risultati della terapia cognitivo-comportamentale e ad altri trattamenti stabiliti in termini di efficacia.

Gli esiti sono stati definiti come sintomi target rispetto al “disturbo” (ad esempio sintomi depressivi nei disturbi depressivi).

Sono stati considerati anche gli esiti secondari, inclusi i sintomi psichiatrici generali ed il funzionamento psicosociale, nonché le valutazioni post-trattamento e di follow-up.

Ciò che distingue questi dai dalle scoperte precedenti sono i metodi rigorosi impiegati tra cui la “collaborazione contraddittoria” per spiegare la fedeltà del ricercatore, la valutazione della qualità dello studio e l’investigazione sistematica dell’equivalenza.

Gli autori scrivono:

Poichè abbiamo utilizzato standard metodologici elevati (ad esempio, controllando l’effetto allegiance nei ricercatori, applicando la logica di equivalenza dei test, utilizzando uno dei margini più piccoli mai suggeriti come compatibili con l’equivalenza e utilizzando i trattamenti stabiliti come efficaci come comparatori), i risultati di questa meta-analisi ci si può aspettare che l’analisi sia solida”.

Non sono stati condotti abbastanza studi con interventi di farmacoterapia in questa meta-analisi per valutare con sicurezza le differenze tra psicoterapia psicodinamica e antidepressivi per il trattamento dei disturbi depressivi.

Come con tutte le meta-analisi, questo studio è limitato dalla natura degli studi inclusi.

Gli autori concludono osservando che mentre l’accertamento dell’efficacia è un passo avanti, nessun intervento attuale può pretendere di essere “la panacea” nel trattamento dei sintomi della salute mentale, soprattutto dato che i tassi di risposta e remissione dei problemi presentati dai pazienti rimangono bassi.

Le ricerche future, notano, dovrebbero concentrarsi sulla determinazione degli approcci più adatti alle specifiche esigenze dei clienti e sulle implicazioni degli effetti del terapeuta sui risultati che suggeriscono la necessità di migliorare la formazione del terapeuta.

 

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro